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Per una sinistra moderna

A volte gli esperimenti possono tornar utili anche in politica. Ed allora, grazie alle personali conoscenze scientifiche, ho eseguito un calcolo idraulico complesso: ho determinato il volume d'acqua presente negli invasi e nei laghi terrestri per sversarlo virtualmente nei mari. Il risultato finale ha stabilito che l'innalzamento del livello medio marino sarebbe stato di misura praticamente trascurabile.
     Ora trasponiamo l'esperimento. Supponiamo di sequestrare ai "ricchi" i loro averi per distribuirli a tutti i "poveri": la condizione economica di questi ultimi non subirebbe nessuna apprezzabile variazione.
     Quanto sopra ci porta al cuore del problema. Ad essere concettualmente errato è proprio il metodo per emancipare la classe meno abbiente scelto dalla sinistra storica di ispirazione socialista o comunista: "levare ai ricchi per dare ai poveri", il quale, alla resa dei conti, trasforma tutti in poveri. Oltre al Pd, formazione discendente dallo storico Partito comunista italiano, anche i Cinquestelle con il loro "Reddito di cittadinanza" hanno percorso la linea inconcludente del riversamento di contributi a pioggia sui poveri.
     Invece da sempre noi repubblicani sosteniamo che bisognerebbe arricchirli i cosiddetti poveri, aumentando il loro benessere puntando al raggiungimento del tenore di vita dei cosiddetti ricchi. Un'impostazione diametralmente opposta, come si vede, che punta all'arricchimento, non all'impoverimento! Secondo noi, seguaci della sinistra democratica di scuola lamalfiana, bisogna puntare ad un livellamento economico verso l'alto, utilizzando il sistema capitalistico. A tal uopo, con una decisa inversione di rotta, bisognerebbe costruire una nuova sinistra, moderna ed efficiente, nella quale a regolare il sistema siano le buone regole, mai contraddittorie (vedi intervista di Ugo La Malfa ad Alberto Ronchey). Per noi repubblicani si è di sinistra quando si intende far proprio il motto "l'unione fa la forza", agendo in direzione contraria a quella rancorosa "lotta di classe" sbandierata per tanto tempo. L'uguaglianza la si ottiene portando in alto il benessere di tutti, non mortificando il sistema produttivo o colpendo indiscriminatamente patrimoni e beni.
     Negli incarichi di capo del governo conferiti a Dini, a Monti, ed a Draghi, personaggi non certo rappresentativi del socialismo italiano, possono essere intravisti i cenni di un evidente subliminale pentimento da parte di presidenti della Repubblica italiana provenienti dal centrosinistra.
     E' questo il momento giusto per mettere il dito nella piaga della sinistra classica, la quale nel tempo non è stata in grado di rinnovare e modernizzare i metodi e gli strumenti per raggiungere l'emancipazione delle classi sociali più deboli, giungendo ad una crisi di identità, quella in cui si sono ritrovati il Partito democratico e il MoVimento 5 stelle, a seguito dell'insediamento del governo Draghi ed alla coabitazione forzosa con le formazioni del centrodestra.
     Ad un maggior bisogno di uguaglianza e libertà, la mossa di mettere il governo in mano a Mario Draghi, dopo l'abbandono dallo schieramento governativo di Italia viva, ha messo in crisi la parte di sinistra dello schieramento politico nazionale, che fino a quel momento era stata di maggioranza relativa.
     Il centrosinistra, solo perché ha accettato di partecipare al governo Draghi senza neanche conoscerne programma e ministri, si è ritrovato senza alcun potere, con i sondaggi che sembrerebbero indirizzare le preferenze alla coalizione di destra.
     A pagare sono stati chiamati il segretario del Pd Zingaretti, ed il reggente del M5s Crimi, senza che si sia voluto ammettere che a determinare la crisi della sinistra italiana sia stata l'incapacità di modernizzare le strategie politiche, demandando ad un semplice cambio di nomi la speranza di far ripartire l'armata Brancaleone.
     Come abbiamo sempre sostenuto, neanche la destra italiana riuscirà a risollevare le sorti del paese se continuerà a dire una cosa ed a farne un'altra, come accadde nella grande occasione avuta durante i governi Berlusconi di inizio secolo: mentre Tremonti garantiva il falso, le tasse sono aumentate a dismisura mandando in stallo il sistema, ed il paese in stagnazione, con inflazione tendente allo zero.
     Lo diciamo alla destra ed alla sinistra, ed alle forze oscure che agiscono nell'ombra: la profonda crisi determinata dalla pandemia da Covid-19 necessita di serietà e capacità. Tornare a prendere in giro il paese servirebbe solo a peggiorare lo stato delle cose. Il pensiero e l'azione che ci aspettiamo devono essere intrisi di lungimiranza ed onestà.

di Giovanni Corrao - 13/03/2021


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