home page archivio documenti album multimediale biblioteca links scrivici
  
Il Segreto di Moro - La Prefazione

Viene proposta al lettore la "prefazione" del testo di Giovanni Corrao "Il segreto di Moro", da poco pubblicato. Il volume, partendo da una rivisitazione accurata degli scritti dello statista ucciso dalle Brigate rosse, si propone di verificare se nelle pagine vergate nella prigione brigatista l'intelligenza di Moro riuscì ad inserire messaggi "occulti" indirizzati ai fraterni amici.


L’assassinio di Aldo Moro fa parte dei periodi bui della nostra Italia, uno snodo fondamentale nella vita politica ed istituzionale del paese, soprattutto per l’importanza dei soggetti coinvolti nella fosca vicenda: le Brigate rosse naturalmente, ma anche alte cariche dello Stato, il Vaticano, una parte della massoneria coperta, i servizi segreti, i partiti politici, la stampa, la delinquenza organizzata, e via dicendo.
     Un intreccio difficile da dipanare, analizzato con attenzione, tentando di renderne più chiari e definiti gli sfuggenti aspetti. La descrizione sintetica e fluida degli eventi, e l’armonia del racconto, conseguite esaminando a fondo circostanze solo apparentemente scollegate, sono riproposte al lettore con naturalezza, senza forzature; sperando nell’apprezzamento di chi già conosce il groviglio di fatti, misteri, enigmi, che ha avvolto la vicenda dello sfortunato Aldo Moro, presidente della Democrazia cristiana negli anni ’70.
     Nel leggere in chiave inedita il presente racconto di quei tragici 55 giorni, determinanti per la morte del politico democristiano, per assonanza il pensiero di qualche lettore forse andrà ad un grande protagonista siciliano, Leonardo Sciascia, scrittore di indiscutibile intelligenza, deputato e membro della prima Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani, che col suo testo fondamentale "L’affaire Moro", ed. Sellerio, (non casualmente pubblicato in Francia per la prima volta!), ha dato visione logica ed interpretazione mirata all’avvenimento. Argomento poi ripreso in simbiosi da Andrea Camilleri, tanto per restare in Sicilia, nel suo "Un onorevole siciliano", ed. RCS libri S.p.a..
     Sciascia non è investigatore, non dà soluzioni immediate agli enigmi, ma è in grado di indicare la via da seguire per ottenere risultati, prima inquadrando gli argomenti nell’ambito di profondi solchi culturali, poi rimodulando e contestualizzando le criticità con la ragione e la logica. Ecco perché, a chiunque leggerà questo libro, potrà sembrare di ripercorrere gli stessi metodi di ragionamento sciasciani a ritroso, con le tipiche deduzioni logiche, disarmanti, in grado di dar luogo a chiarimenti della vicenda avvenuta in quella funesta primavera del 1978.
     Spesso si è influenzati da quel che si sente in giro, dal dire comune, da ciò che compare sulle Tv, nella stampa, sui social, quando invece dovremmo tutti noi indagare, ragionando con intelligenza, e far proprie solo le realtà aderenti ai fatti, così come essi si sono verificati. Ecco perché nello stilare il presente testo non ci si è accontentati di quel che è scritto altrove, delle trasmissioni sapientemente montate, del sentito dire.
     In un paese come il nostro, per addentrarsi nei meandri della verità, ogni cittadino dovrebbe munirsi di coraggio, superando la paura. Proprio quel che è avvenuto nello stilare le pagine che seguono, dalle quali emergono ipotesi ragionate ed evidenze logiche anche difficili da credere, seppur a volte prive di riscontri, o in qualche caso in assenza di prove. Verso le quali si leveranno, immancabili, cori di proteste, pronti ad inneggiare a inesistenti teoremi, ad oscure trame o a teorie complottistiche. Ma quando l’evidenza chiama, è giusto esternarla, per quanto inedita o incredibile possa apparire.
     Questo volume, un concentrato di avvenimenti volutamente privo di lungaggini, si propone di sollecitare gli italiani ad aprire gli occhi, invitandoli a ragionare con la propria testa, senza lasciarsi influenzare dalle "verità" di stampa e Tv, troppo spesso poco "vere", o sapientemente distorte. Soprattutto, nell’invitare alla riflessione, con una sbirciatina diffidente e sospettosa prova a far chiarezza in ambienti che meglio di altri riescono a distorcere la realtà per proprio tornaconto.
     Ne va di per sé che queste righe possano rappresentare un grido d’allarme a quanti credono di sistemarsi aderendo ad ambienti che sfuggono al controllo per la loro intrinseca capacità di mascherarsi ed occultarsi: si rischia invece di entrare a far parte di un sistema di obbedienza totale dal quale non si può più uscire, portando la persona coinvolta a convivere con una continua lotta interiore contro la propria coscienza.
     Quando dal paese si levano voci del tipo “ma come è possibile?”, può darsi che qualche risposta possa essere intravista leggendo questo libro, il risultato di molti studi storici e politici rielaborati con trasgressione mentale.
     Tutti insieme dobbiamo ridare forza e vigore all’italico orgoglio ormai sopito, il quale rimanda alle gloriose gesta di grandi uomini che, anche a sacrificio della propria vita, onorarono il Risorgimento italiano. Tra tutti: Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi.

di Giovanni Corrao - 30/04/2020


visualizza la copertina del libro "Il segreto di Moro"



Edere repubblicane - Copyright © 2020 WebMaster: Giovanni Corrao