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Fiducia al Governo Monti: dichiarazione della sen. Luciana Sbarbati

     Gentile Presidente, per Lei e il Governo si apre oggi un cammino che forse è il più difficile mai percorso da un Governo in epoca repubblicana.
     Da Lei e dal Suo Governo i Repubblicani si aspettano un progetto, quello che ci ha presentato oggi, che non escluda la politica, fondato su:
- rigore per garantire il futuro alle giovani generazioni;
- equità per spezzare la strategia dell'esclusione che in pochi anni ha conferito al 10% della popolazione il 50% della ricchezza, distruggendo il ceto medio e la stessa dinamica sociale;
- modernizzazione;
- giustizia sociale per garantire l'inclusione del popolo recuperando i senza lavoro, i cassa integrati e i precari.
     La ripresa Presidente è soprattutto sentirsi inclusi, fare squadra e tornare a far vincere l'Italia, inaugurare un new deal sostenibile puntando sul cambiamento dei modelli di produzione e consumo imposti dalla globalizzazione, trasformando in valore economico ciò che è in perdita, inquinante.
     Il Governo Berlusconi con ben tre manovre aggiuntive ha costruito uno scudo contro l'assalto dei mercati, ma non è riuscito ad avviare la ripresa, stante la focalizzazione dei mercati stessi su una grande campagna di speculazione sul debito pubblico in Europa, mirata ad un nuovo assetto della divisione internazionale del lavoro, da avviare colpendo gli stati più deboli e puntando alla caduta dell'euro.
     L'Europa che ancora stenta a comprendere che oggi la competizione si fa tra continenti, e che i grandi interessi economici, come la grande produzione, nonché la politica si sono spostati dall'Atlantico al Pacifico tanto che Obama ha aperto la sfida del Pacifico con la Cina, ha evidenziato nella gestione della crisi tutti i suoi limiti così come l'Italia, che oggi è un sorvegliato speciale delle Istituzioni europee.
     A Lei e alla Sua azione di Governo il compito di restituire ruolo e dignità al nostro Paese a livello internazionale anche per rafforzare l'Europa nel raggiungere il difficile obiettivo di un governo politico.
     Il Partito Repubblicano sa che occorreranno scelte difficili, che richiedono coesione nazionale, grandi sacrifici nell'azione di risanamento per liberare risorse aggiuntive e diminuire la pressione fiscale complessiva a favore di imprese e lavoro, per favorire la crescita con forti investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali, nell'innovazione, nella scuola, università e ricerca con incentivi fiscali e regole chiare per rispondere alla strategia di Lisbona e al rapporto Larosière e al Suo rapporto, Presidente Monti.
     La crescita ha bisogno di energie nuove, di intelligenze creative di volontà di riscatto, dei giovani e delle donne e soprattutto di una nuova cultura civile e di obiettivi condivisi. Signor Presidente del Consiglio, in quest'aula siedono 12 senatori formati alla scuola repubblicana in diversi gruppi politici, ma quale che sia la loro collocazione oggi, sono certa che, in nome di quella orgogliosa tradizione del rigore che il Partito Repubblicano ha sempre coltivato, essi, come noi, che rappresentiamo direttamente il PRI, saranno al Suo fianco con le competenze tecniche e politiche di cui dispongono. Buon lavoro e grazie per il Suo Governo di impegno nazionale.

sen. Luciana Sbarbati - 17/11/2011


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